Il Coronavirus sta mettendo a dura prova l’Italia e gli italiani, in tutti i settori, compreso quello calcistico, che deve adeguarsi per vincere la partita più difficile. Anche il calcio infatti si è fermato per contenere il diffondersi del contagio: si tratta di un dovere morale, oltre che di un obbligo imposto dal DPCM varato in data 9 marzo.
In questa ‘guerra invisibile’ che il Paese sta affrontando ci sono tre scelte cruciali a cui il calcio è chiamato, e che possono trasformarsi, se ben gestite, in altrettante opportunità, con effetti culturali, organizzativi e psicologici nel breve, medio e lungo termine. La mia analisi fra allenamenti in remoto, gestione dello stress e ottimizzazione dei costi, ripresa anche da CalcioMagazine.
Prof. Aiace Rusciano
Psicologo, Neuroscienziato a Verona e Venezia
Prof. Aiace Rusciano
Psicologo, Neuroscienziato a Verona e Venezia
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Veneto col n. 7200
Laurea presso l'Università degli Studi di Padova. Ph.D. in Neuroscienze Cognitive presso l\’Università di Trieste - Esperto in Neuropsicologia Giuridica
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