Calciomercato. Da Ibrahimovic ai ragazzi dei vivai: la mia intervista a Radio Radio

Calciomercato. Da Ibrahimovic ai ragazzi dei vivai: la mia intervista a Radio Radio

I tifosi lo idolatrano, i critici lo osservano con un certo scetticismo per i suoi 38 anni compiuti, i giornali fanno a gara per riprendere le sue dichiarazioni sempre sopra le righe. Non c’è dubbio sul fatto che Zlatan Ibrahimović, con la sua scelta di tornare al Milan, sia stato il protagonista indiscusso della sessione invernale del calciomercato 2020.

Anche in considerazione della mia esperienza come responsabile della Mind room di Milan Lab dal 2013 al 2015, Radio Radio mi ha contattato per chiedermi di commentare questa notizia. A partire da questo spunto, ho avuto modo di introdurre la metodica Rusciano Neuroplus® per il neuropotenziamento di sportivi e manager, nato dall’analisi di più di 5.000 test effettuati sul campo e validato scientificamente da uno studio del CNR di Roma e Marsiglia.

Volendolo descrivere in poche parole, potrei dire che questo metodo – supportato dalle nuove tecnologie – scatta una foto del cervello dell’atleta misurando gli sport brain analytics, strettamente correlati al suo valore di mercato. Per un campione di Serie A, rispondere agli stimoli in 200 millesimi di secondo invece di 300 significa saper leggere il gioco, reagire nel modo migliore e fare la differenza sul campo.

Sulla base di questa chiave di lettura, qual è il reale contributo che Ibrahimović può offrire al Milan? Nell’intervista ho proposto due spunti di riflessione:

  • Dopo oltre un decennio di misurazioni delle performance mentali di atleti e manager, ho identificato due tratti distintivi dei top performer: la solida fiducia in sé stessi e la corrispondenza tra le parole e le azioni. Due atteggiamenti che Ibra impersona in modo esemplare.
  • Una delle principali critiche rivolte alla dirigenza del Milan è quella di aver puntato tutto su un campione che ha pur sempre 38 anni. Si tratta di un azzardo? Secondo la scienza, non del tutto. Di recente ho contribuito allo sviluppo di una piattaforma che, attraverso l’Intelligenza Artificiale, fa un bilanciamento tra le caratteristiche cerebrali di un calciatore e il suo stato anagrafico. Ne è emerso che il vantaggio strategico e percettivo dovuto all’esperienza riesce a compensare pienamente i piccoli cali di performance a livello fisico.

In generale, bisogna sfatare il mito per cui la preparazione sportiva sia solo atletica o psicologica: oggi la preparazione neurologica è fondamentale ed è integrata agli aspetti fisico-tattici. Questo approccio è in grado di ridurre gli infortuni e, di conseguenza, i costi economici per il club. Un fattore che conta moltissimo in sede di mercato.

Certo, quando si negozia sui “grandi nomi” (come appunto Ibra) entrano in gioco anche dinamiche strategiche e di marketing che esulano dal puro e semplice valore economico. Ma anche nei vivai, dove si scelgono e si fanno crescere i talenti in erba, queste metodologie possono fare davvero la differenza. Da professionista dello sport, so quanto è frequente lasciarsi sfuggire giovani atleti dal grandissimo potenziale soltanto perché manca la capacità di lavorare su di loro in maniera sistematica. E voglio dare il mio contributo scientifico per evitare che ciò accada.

Vai sul sito di Radio Radio per ascoltare la mia intervista completa.

Prof. Aiace Rusciano
Psicologo, Neuroscienziato a Verona e Venezia


Prof. Aiace Rusciano

Psicologo, Neuroscienziato a Verona e Venezia
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Veneto col n. 7200
Laurea presso l'Università degli Studi di Padova. Ph.D. in Neuroscienze Cognitive presso l\’Università di Trieste - Esperto in Neuropsicologia Giuridica

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